come farò a sollevarti / senza braccia |
Coreografia di Francesca Gironi Training e collaborazione artistica di Annalì Rainoldi Musica di Luca Losacco In scena a Wam Festival 2021 e Metronimie 2022, in collaborazione con il progetto Residenza Poietica È possibile prendersi cura senza contatto? Questa è la domanda che mi ha mosso nel comporre una serie di testi indirizzati a una bambina durante il primo confinamento. La stessa domanda muove questo lavoro in cui il gesto di cura senza destinatario diventa gesto astratto, segno, utopia di sopperire al vuoto dell’altro con un’azione simbolica, di scrittura fisica e poetica. Nei mesi di marzo e aprile 2021, ho indetto una chiamata pubblica per raccogliere i gesti e le testimonianze delle persone: gesti di cura di sé e del mondo che hanno accompagnato l’assenza dell’altro durante questo periodo emergenziale. I gesti con i quali abbiamo sopperito a una mancanza, alla solitudine, all’asfissia nel chiuso delle case. Gesti di gioia nelle riconciliazioni, anche quelle con lo spazio aperto, gesti accompagnati dal silenzio delle strade vuote, dal risveglio della natura in nostra assenza. Ho creato un archivio da cui attingere per una danza rituale e collettiva. Durante il laboratorio la coreografia viene trasmessa ai partecipanti e poi restituita in pubblico. Con i gesti e i testi di: Marcella Fanzaga, Fiorenza Pancino, Dimitri Ruggeri, Miriam Covezzi, Chiara Cornacchia, Debora Bettoli, Sonja Lasagna, Silvia Lazzarin, Lisa Silvagni, Sara Rontini, Flavia Neri, Laura Musone, Mélina Aldrovandi, Lorena Cabal Lopèz, anonima, Martina Monducci, Silvia Marini, Beatrice Pozzi, Monica Pulzatto Irene, Tatiana Zapata, Annalì Rainoldi, Silvia Mazzavillani, Barbara Bandiera, Valentina Caggio, Patrizia Marteddu, Marcella Isola, Federica Molteni, Alice Gavezzotti, Cristiana Zama, Laura Bulzaga, Roberta Galassini, Helen Cerina, Andrea Fabiani, Ada Birri Alunno, Alessandra Racca, Filippo Balestra, Paolo Agrati, Luigi Socci, Silvia Salvagnini. |
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